L'ospedale che cambia, intensità di cura e governance

Venerdì scorso, 15 maggio, negli avveniristici spazi di Florim Gallery a Fiorano Modenese, alcune tra le voci più autorevoli a livello nazionale in tema di intensità di cura e governace sanitaria, sono intervenuti per animare un’intera giornata di formazione e informazione rivolta agli operatori sanitari della provincia e non solo.
Dopo i saluti iniziali del Direttore generale dell’Ospedale di Sassuolo Bruno Zanaroli, quelli del patron del Gruppo Ceramico Florim Claudio Lucchese, e del Sindaco di Sassuolo Claudio Pistoni, sono intervenuti, tra gli altri, anche il giurista Luca Benci; il Direttore generale dell’Istituto Palazzolo Edoardo Manzoni; il Responsabile della Direzione professioni sanitarie IRCSS San Martino di Genova, Bruno Cavaliere; Franco Piu del Servizio Infermieristico di Villa Scassi Sampierdarena e Maria Iris Grassi, Responsabile del Servizio Infermieristico dell’Ospedale di Sassuolo.
L’iniziativa, promossa dall’Ospedale a distanza di sei mesi dall’introduzione dell’innovativo modello assistenziale per ‘intensità di cura’, è stata anche l’occasione per fare un primo bilancio – positivo – della nuova esperienza gestionale.

“L’avvio del ‘nuovo’ ospedale per intensità di cura – ha spiegato il Direttore generale, Bruno Zanaroli – ha comportato un ripensamento profondo di gli assetti organizzativi. Se le peculiarità gestionali che contraddistinguono da sempre Sassuolo hanno permesso di intraprendere questo percorso di cambiamento, iniziato ormai due anni fa, oggi la sfida è rispondere alle aspettative dei cittadini e dei professionisti. Con l’obiettivo di continuare a migliorare l’appropriatezza delle cure, aumentare l’interdisciplinarietà delle equipe mediche e infermieristiche, rendere più efficace la presa in carico dei pazienti e ottimizzare le risorse disponibili. Un approccio più dinamico e personalizzato della ‘classica’ organizzazione per reparti e discipline mediche, che ha importanti ricadute in termini di responsabilità, trasparenza e partecipazione per tutti gli operatori sanitari”.